giovedì 9 ottobre 2014
I 6 apostoli del potere: la foto che dice chi comanda oggi nel centrosinistra di Como
Smaterializzato il centrodestra, in questa foto ci sono i politici di centrosinistra che contano oggi a Como.
I nomi?
Ve li dico. Ma prima lasciatemi spiegare dove oggi stesso è stata scattata la fotografia. Erano circa le 19.45, l'ambiente è il grande atrio della Biblioteca Comunale di Como. Si era appena conclusa la serata di presentazione del monumento di Daniel Libeskind alla città. E, a incontro finito, si è spontaneamente materializzato questo quadro animato con 6 tra i politici comaschi più influenti del momento nel capoluogo.
Ecco chi sono. All'estrema sinistra appare la sagoma inconfondibile dell'assessore all'Urbanistica, Lorenzo Spallino, eletto con "Como Civica", vero dominus della "partita Libeskind" e uomo forte, fortissimo della giunta comunale. Forse troppo forte, visti i rapporti non idilliaci con più di un collega dell'esecutivo. Eppure più d'uno indica Spallino quale vero candidato sindaco in pectore per le elezioni 2017.
Nella foto, Spallino parla con il consigliere comunale della stessa lista, Gianni Imperiali, ma non è lui che ci interessa. Piuttosto, se fate attenzione, esattamente alle sue spalle, sulla destra, appare il profilo del sindaco Mario Lucini (senza tessera di partito, sostenuto direttamente da Como Civica). Inutile dire che oggi, comunque la si pensi, essere sindaco fa contare. Molto.
Procediamo verso destra (saltando il capo di Gabinetto di Palazzo Cernezzi, Valeria Guarisco) e passiamo all'uomo leggermente chinato in avanti con un braccio teso. Si tratta del presidente del consiglio comunale di Como, Stefano Legnani, di estrazione Margherita, area cattolico-moderata del Pd, uomo di grande (enorme?) fiducia del sindaco, tanto che prima di sostituire il dimissionario Franco Fragolino alla presidenza dell'assemblea era non casualmente capogruppo del Pd.
Ancora un passettino a destra: Luca Gaffuri, consigliere regionale al terzo mandato (nel secondo fu anche capogruppo del Pd al Pirellone), anch'egli provenienza Margherita, ottimo rapporti con il segretario regionale Alessandro Alfieri, mire romane nel futuro prossimo, cresciuto all'ombra dell'ex premier (ora in disgrazia) Enrico Letta.
Alla destra di Gaffuri, una coppia (politica e nella vita): il segretario cittadino Stefano Fanetti, una delle nuove leve del Pd di Como, aspetto bonario, incline all'eccesso di trattativa, ma in fase di rodaggio e sotto l'ala gaffuriana. Volto nuovo in forte ascesa. Di fronte a lui, Andrée Cesareo, "semplice" consigliere comunale ma in realtà unica donna davvero forte in città del Partito Democratico. Preparata, cattiva, già coordinatrice donne del Pd, inspiegabilmente inchiodata allo scranno consiliare rispetto ad altri nomi "rosa" del Pd tra giunta e incarichi di prestigio.
Ecco, forse dire che questi sono i nomi che oggi comandano nel centrosinistra a Como è troppo. Ma affermare che senza uno o più di loro - dentro e fuori dal Comune - non si muove foglia nel centrosinistra cittadino è vicino al vero. Molto.
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Certo che glissare così su Gianni Imperiali dimostra di non conoscere davvero bene il giusto "peso" delle persone che contano
RispondiEliminala massoneria comasca..... i poteri forti ...??...o solo una piccola combricola di mezze figure .con aspirazioni di grandezza destinate presto a sparire ..?
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