Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Stefano Buffagni, il capogruppo pentastellato a Palazzo Cernezzi, Luca Ceruti (nella foto), sono gli unici bulldozer (metaforicamente) in azione sulla Variante della Tremezzina. Oggi, infatti, con un comunicato congiunto hanno celebrato il funerale della grande opera a oggi ferma al palo.
"E’ ora di finirla con false illusioni ai laghèe - ha esordito Buffagni - la variante della Tremezzina non si farà". Il nodo è sempre quello: finora esistono (sulla carta) soltanto 210 milioni di euro promessi dal Governo rispetto ai 330 necessari. E ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha chiaramente detto che la somma mancante non verrà da Milano ma dovrà essere cercata a Roma.
"In tempi non sospetti avevamo detto che non esistevano risorse per il progetto faraonico. Ora la Tremezzina tornerà a essere un argomento di propaganda elettorale con un infinito rimbalzo di accuse tra Maroni e il Governo del Pd e di Ncd su chi deve trovare i fondi - ha aggiunto il consigliere regionale grillino Buffagni - E’ tutto fumo negli occhi e intanto il tempo passa e i disagi per i cittadini che percorrono la statale continuano. Possibile che non si possa agire, con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera, investendo su quello che si può fare nell’immediato come allargare la strada che già c’è nei punti critici, garantire risorse per una navigazione puntuale efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico. Vogliamo incominciare da qui? Certo sarebbe una politica utile ai cittadini e non agli speculatori, quella politica che a Maroni e il Pd proprio non riescono a mettere in pratica”.
"In tempi non sospetti avevamo detto che non esistevano risorse per il progetto faraonico. Ora la Tremezzina tornerà a essere un argomento di propaganda elettorale con un infinito rimbalzo di accuse tra Maroni e il Governo del Pd e di Ncd su chi deve trovare i fondi - ha aggiunto il consigliere regionale grillino Buffagni - E’ tutto fumo negli occhi e intanto il tempo passa e i disagi per i cittadini che percorrono la statale continuano. Possibile che non si possa agire, con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera, investendo su quello che si può fare nell’immediato come allargare la strada che già c’è nei punti critici, garantire risorse per una navigazione puntuale efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico. Vogliamo incominciare da qui? Certo sarebbe una politica utile ai cittadini e non agli speculatori, quella politica che a Maroni e il Pd proprio non riescono a mettere in pratica”.
Luca Ceruti, capogruppo dei Cinque Stelle a Palazzo Cernezzi, aggiunge: "Il comune di Como e la sua provincia sono sottoposti a trattamento cantieristico. Ci sono opere che non possono essere terminate come le paratie, exTicosa o che forse verranno terminate a metà come Pedemontana. Eppure non si vede l'ora di piazzare gli artigli su altri spazi e su altri finanziamenti. La Tremezzina è già in ritardo e non ha risorse a sufficienza. Siamo coscienti che non è più tempo di sbagliare scelte e opere?".
Nulla da aggiungere,l' eloquenza è il marchio del M5S la garanzia ormai è solo cosa di pochi.Speriamo che la gente capisca.
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