giovedì 2 ottobre 2014

Dal Faro al Tempio, oltraggi e orrori in memoria di Volta. Sicuri che Libeskind sia il vero problema?


Ammetto subito che il "merito" non è mio.

Le immagini provengono rispettivamente da Tino Pollini e da Comocuore onlus, che il 28 settembre scorso ha organizzato una giornata di prevenzione delle malattie cardiache proprio al Faro di Brunate. Ma non potevo, moralmente, evitare di cogliere nelle fotografie la clamorosa lontananza tra il possibile omaggio ad Alessandro Volta con il monumento di Daniel Libeskind e le condizioni oggettivamente pietose in cui versa il Faro Voltiano di Brunate.


Le foto parlano da sole, con quelle orride macchie di cemento "appiccicate" come cicatrici sulla crepe della struttura, nemmeno colorate, e quella selva di antenne che "orna" la cima del Faro (qui sopra, a destra).


Due orrori, credo oggettivi. Difficile trovare parole adatte, magari riuscirete voi. Certo che, a pensare anche a come è ridotto da luglio il Tempio Voltiano di Como, dimezzato per il cedimento dell'intonaco al primo piano, è difficile sostenere che l'inventore della pila sia veramente così amato dai comaschi e dalle loro istituzioni da meritare un grande monumento sulla diga foranea.

1 commento:

  1. la città è allo sfascio, ma tranquilli presto avremo una nuova opera da lasciare decadere

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