Il Chilometro della Conoscenza è tra le cose migliori di Como. Ma quante volte dobbiamo ancora inaugurarlo?

Sgombro subito il campo dal dubbio: personalmente ritengo la realizzazione del Chilometro della Conoscenza una delle iniziative più ammirevoli e intelligenti (forse anche perché rarissime) degli ultimi anni.

La passeggiata lunga all'incirca mille metri che si snoda idealmente da Villa Olmo fino a Villa Sucota, oltre a essere di una bellezza rara, è una delle poche realizzazioni del presidente della Camera di Commercio, Paolo De Santis, che rispecchia piuttosto fedelmente l'obiettivo per cui è nata: unire cultura, paesaggio e in potenza anche economia con un percorso dal sapore veramente europeo. Quindi promozione assoluta.

Una domanda, però, è oggettivamente legittima. Il ponte che dal parco di Villa Olmo immette nel tratto verso le Serre è stato posato nel 2012. Da allora è rimasto sempre chiuso per questioni tecniche e legali legate alla proprietà dei terreni su cui insiste. Nel giugno del 2013, il percorso è stato "inaugurato" una prima volta con feste e tanto di opuscoletto celebrativo, per essere poi nuovamente chiuso al passaggio. Nel frattempo è stato posato il secondo ponte, quello che traghetta i visitatori verso le Serre del Grumello. Oggi è stato definitivamente inaugurato il percorso nel suo complesso, ma in realtà il secondo ponte (che presenta un orribile scalino di accesso alto almeno 20 centimetri e non facilmente valicabile per passeggini o sedie a rotelle, ndr) risulta che sarà percorribile soltanto in occasioni speciali e limitatissime per ancora qualche tempo.
Quindi, deduco che, quando tutto sarà a posto, seguirà una nuova inaugurazione.
Si può sperare che sia l'ultima o vogliamo dare un nastro da tagliare a ogni turista di passaggio per i prossimi 20 anni?