L'argomento è delicato e si può riassumere così: il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, difende l'inasprimento di controlli e sanzioni attraverso la polizia locale contro chi non rispetta leggi e regolamenti in città.
Dunque il primo cittadino si dice pronto a perdere anche qualche voto, visto che gli scontenti di questa linea dura non mancano. Poi, a mio avviso, scivola malamente nel raffronto tra una civiltà canturina ritenuta superiore rispetto a quella di Napoli e dei napoletani, di fatto citati come emblemi di "un'Italia patria dell'illegalità impunita", con "un senso civico da quarto mondo".
Non sono così cieco da non vedere la realtà e gli oggettivi problemi civici che affronta tutto il Sud, spesso certamente più gravi di quelli che si vivono a Cantù, Como o Milano. Ma esprimo un'opinione di getto, e non soltanto perché di cognome faccio Caso e non Brambilla. Penso, piuttosto, che quando si rappresenta una città intera (e immagino anche cittadini di origine napoletana), quando si incarna il valore di un'istituzione che per di più si ritiene moralmente superiore ad altre, quando si veste la fascia tricolore che si potrà anche detestare ma reca pur sempre i colori di una nazione che si è fatta Stato unitario, sia un'oscenità fomentare i più beceri luoghi comuni sul Sud incivile contro il Nord civile tramite un post su Facebook. E' il peggior modo semplicistico - soprattutto per un sindaco rappresentante di una comunità - per non portare nulla al dibattito e fomentare le più basse pulsioni di un nordismo fasullo e artefatto, a dispetto di una realtà che certamente esiste e non liquiderei mai nemmeno io con un ridicolo buonismo patriottico ugualmente detestabile.
Quello che segue, comunque, è il testo integrale del post su Facebook del sindaco di Cantù. Fatevi un'idea, qualunque essa sia.
FAR RISPETTARE LE LEGGE FA PERDERE VOTI? CE NE FAREMO UNA RAGIONE. LA LEGGE VA RISPETTATA SENZA SE E SENZA MA. QUESTA E' LA PRIMA REGOLA DELLA CIVILE CONVIVENZA
L'Italia è davvero uno strano paese.
Ogni Sindaco sa che deve prepararsi ad essere quotidianamente fermato per strada dai propri concittadini che gli indicano una buca da rattoppare, una strada da asfaltare, un prato da tagliare, una via da ripulire, un parco giochi da sistemare. Tutto questo un Sindaco lo mette in conto. Ma personalmente non avevo messo in conto di essere fermato per strada (da qualche tempo con una certa frequenza) da cittadini che lamentano di essere stati sanzionati per una sosta vietata, per un eccesso di velocità, per aver usato un angolo di strada come se fosse un wc, per aver fatto troppo baccano in tarda notte, o più in generale per non aver ottemperato ad un'ordinanza comunale.
Ogni Sindaco sa che deve prepararsi ad essere quotidianamente fermato per strada dai propri concittadini che gli indicano una buca da rattoppare, una strada da asfaltare, un prato da tagliare, una via da ripulire, un parco giochi da sistemare. Tutto questo un Sindaco lo mette in conto. Ma personalmente non avevo messo in conto di essere fermato per strada (da qualche tempo con una certa frequenza) da cittadini che lamentano di essere stati sanzionati per una sosta vietata, per un eccesso di velocità, per aver usato un angolo di strada come se fosse un wc, per aver fatto troppo baccano in tarda notte, o più in generale per non aver ottemperato ad un'ordinanza comunale.
Questo tipo di "lamentela" immagino che sia destinata a crescere, dal momento che, dopo aver cambiato il comandante della polizia locale e gli orari dei turni di servizio degli agenti, dopo aver riorganizzato l'intero corpo della polizia locale, da qualche tempo mi sembra che abbiamo davvero ingranato la marcia giusta (come dimostrato dall'incremento sostanzioso del numero di sanzioni comminate dai nostri agenti di giorno come di notte).
Non sorprende che a lamentarsi per una giusta sanzione ricevuta, siano spesso le stesse persone che in altri momenti lamentavano il fatto che nessuno rispetta la legge!! Non sorprende perchè non può che essere così in un paese in cui i rappresentanti provinciali della Confcommercio accusano la nostra amministrazione di "usare metodi da far west", a causa del fatto che la nostra Polizia Locale controlla che i pubblici esercizi rispettino i regolamenti comunali e le norme di legge e quando questo rispetto manca, applica le sanzioni previste.
L'Italia è indiscutibilmente il paese dell'illegalità impunita, con una cultura della legalità e con un senso civico davvero da quarto mondo, ma qui a Cantù, nel limite delle scarse risorse che abbiamo a disposizione (purtroppo il numero dei nostri agenti è del tutto insufficiente per svolgere il lavoro di controllo con l'efficacia che desidereremmo, ma quelli che abbiamo anche se sono pochi stanno davvero facendo miracoli) stiamo facendo tutto quello che possiamo (e persino di più) per far rispettare la legge. E' una nostra precisa volontà politica e su questo non indietreggeremo di un solo metro.
Tutti quanti devono capire che la legge va rispettata senza se e senza ma.
E poco importa se, come mi è capitato oggi, un nostro concittadino, giustamente sanzionato dai nostri agenti per aver parcheggiato dove non poteva, mi ha detto che il suo voto alle prossime elezioni me lo posso scordare. Evidentemente questo signore preferirebbe vivere a Napoli, ma per sua disgrazia (e per nostra fortuna) noi siamo a Cantù.La nostra polizia locale continuerà a sanzionare chi merita di essere sanzionato e continuerà a farlo su nostra precisa richiesta e col nostro sostegno assoluto ed incondizionato. E se qualcuno non vuol più votarmi per questo, me ne farò una ragione.
E poco importa se, come mi è capitato oggi, un nostro concittadino, giustamente sanzionato dai nostri agenti per aver parcheggiato dove non poteva, mi ha detto che il suo voto alle prossime elezioni me lo posso scordare. Evidentemente questo signore preferirebbe vivere a Napoli, ma per sua disgrazia (e per nostra fortuna) noi siamo a Cantù.La nostra polizia locale continuerà a sanzionare chi merita di essere sanzionato e continuerà a farlo su nostra precisa richiesta e col nostro sostegno assoluto ed incondizionato. E se qualcuno non vuol più votarmi per questo, me ne farò una ragione.
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