giovedì 9 ottobre 2014

Parole grosse con Lucini e la foto di "So long, farewell" (che vuol dire addio): dopo il rimpasto Introzzi si dimette?


Deflagrazione totale, guerra sotterranea o dimissioni?
Ruota attorno a questi tre interrogativi (e a una foto apparsa nella notte sulla pagina Facebook di Amo la mia città) il futuro di Gisella Introzzi nella giunta di Como. Oggi, con il rimpasto dell'esecutivo annunciato dal sindaco Mario Lucini, tra i due si è infatti consumato l'ultimo strappo di una lunga serie. Ma andiamo con ordine. Partendo dalla fine, però. E cioè dalla foto che vedete in alto, apparsa sulla pagina Facebook della lista di Gisella Introzzi e tratta dal musical "Tutti insieme appassionatamente". In quell'immagine, alcuni bambini cantano davanti a ufficiali nazisti la canzone "So long, farewell", titolo che tradotto significa "Addio, arrivederci". Casualità, riferimento a non meglio precisati metodi fascisti o saluto d'addio per le dimissioni dell'assessore? Domani - quasi oggi - si saprà.

Ma intanto, torniamo all'inizio di questa lunga giornata, quando (pare addirittura per la prima volta in via ufficiale, senza anticipazioni precedenti) il primo cittadino ha ufficializzato alla Introzzi di averle tolto la delega al Personale per assegnarla alla nuova entrata Savina Marelli (anche segretaria provinciale del Pd). Un atto di forza che politicamente colpisce al cuore l'esponente di Amo la città, visto che proprio per gestire quella competenza la Introzzi era stata scelta nel 2012 (l'assessore si era occupata espressamente di personale sia alla Borsa di Milano sia in Camera di Commercio a Como).

Eppure, sulla scia di alcuni clamorosi scivoloni (ad esempio la richiesta di dimissioni dei sindacati nello scorso agosto, il pasticcio sul nuovo comandante dei vigili, lo strano caso della sorella di un dirigente in servizio assunta part-time per un settore dove non si è mai vista e altri ancora), Lucini ha colpito l'assessore senza pietà. Pare, però, che la cosa oggi non sia filata proprio liscia.

Alcune fonti molto attendibili di Comozero parlando di un durissimo confronto tra Lucini e l'assessore al momento della comunicazione formale del taglio della delega. Una Introzzi decisamente nervosa avrebbe rimproverato tempi e modalità del "declassamento". Qualcuno parla persino di parole grosse volate tra i due, non attutite nemmeno dalla presenza della stessa Introzzi al successivo incontro sul monumento di Libeskind in Biblioteca. Un tema, questo, sul quale peraltro l'assessore si è sempre astenuta, appoggiata in pieno dalla lista "Amo la mia città" che proprio ieri sulla questione aveva diffuso un durissimo e dubbiosissimo comunicato ufficiale.

Che accadrà ora, alla luce di questa frattura profonda tra il sindaco, la Introzzi e - cosa da non dimenticare - una buona fetta del Pd, che ripetutamente aveva chiesto un depotenziamento se non un allontanamento vero e proprio dell'assessore al Commercio, resta da capire.
La Introzzi, infatti - come si diceva - secondo alcuni starebbe valutando le dimissioni.
La seconda ipotesi dice che potrebbe restare in giunta, continuare a seguire il Commercio ma - nel contempo - non tollerare più una virgola rispetto agli errori altrui, siano essi del sindaco (a partire dal caso Libeskind) oppure della frazione Pd che l'ha messa nel mirino.
Di sicuro c'è una cosa: nella giunta di Palazzo Cernezzi da oggi si è definitivamente innescata una bomba a orologeria di nome di Gisella. Resta solo da vedere quanto esploderà.

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