Tra una cosa e l'altra, mi sono scordato di informarvi.
Non sono l'unico a dire il vero, ma questo non mi esime dal riparare alla lacuna. Sulla vicenda della Piscina Sinigaglia ci eravamo lasciati una decina di giorni fa con un'udienza fissata in Tribunale affinché il giudice incaricasse un perito super-partes di verificare lo stato di fatto della vasca che perde i tasselli di rivestimento. Un atto propedeutico a due cose: la prima, che interessa il Comune di Como, è l'avvio della causa contro l'impresa che ha realizzato l'intervento per ottenere il ripristino a costo zero; il secondo riguarda gli amanti dei tuffi e concerne la riapertura al pubblico dell'impianto, anche se non definitivamente riparato.
Ebbene, il 29 settembre scorso, il giudice del Tribunale di Como ha effettivamente incaricato un tecnico di procedere con rilievi sul posto e di compilare la relazione seguente. Ma in quell'incarico è contenuta anche la potenziale data di riapertura della Sinigaglia. Il tempo massimo concesso al perito per compiere il suo lavoro, infatti, è di 60 giorni. Il che significa che - qualora, come pressoché certo - non venissero ravvisati problemi di sicurezza per la riapertura della piscina, il giorno dopo o quasi i comaschi si potrebbero nuovamente tuffare. Ma, in realtà, le cose potrebbero anche andare meglio.
La sensazione è che ispezioni e indagini possano terminare ben prima di due mesi, diciamo entro l'inizio di novembre. A quel punto, grazie anche ai "cerottoni azzurri" già applicati su bordo e fondi della vasca, la Como Servizi Urbani sarebbe già in grado di ospitare gli amanti del nuoto. A conti fatti, salvo catastrofi, segnate la prima decade di novembre come data potenzialmente utile per il vostro primo tuffo a "bomba" alla Sinigaglia.
Nessun commento:
Posta un commento