lunedì 6 ottobre 2014

Retroscena - Un assessore stava per twittare: "Che brutti quei tendoni in piazza Volta". Poi ho scritto il pezzo...


Apprendo da fonte di primissima mano - quasi la mano del soggetto interessato, diciamo - che un assessore importante della giunta di Como non ha affatto gradito l'allestimento del mercatino in piazza Volta durante lo scorso weekend.

Sì, potrete anche dire che un "vero giornalista" dovrebbe fare nomi e cognomi, indicare date e orari, ecc. Ma siccome mediamente non vi rifilo "sole", credete a queste poche righe di puro retroscena, accontentatevi del fatto senza volto o non continuate a leggere.
Più o meno, è andata così.

Questo assessore - potrebbe anche essere una donna, il termine va inteso in senso "impersonale" - ha visto le tende rosse vagamente circensi che hanno arredato piazza Volta per l'esposizione di cibarie assortite. E nei suoi occhi sembra si sia materializzato un "ma chi ha autorizzato una cosa simile?". I tendoni di plastica rossa, sembra addirittura agghindati con palline natalizie a inizio ottobre, hanno suscitato un moto di amara meraviglia in questo esponente della giunta Lucini. Che - ve lo posso garantire - aveva preso seriamente in considerazione un tweet sul tema, elegante ma di inequivocabile bocciatura. Tipo: "Che brutti quei tendoni in piazza Volta". Cioè, non brutti in assoluto. Ma più che altro calati nel contesto di piazza Volta.
Poi, però, disgraziatamente su questo blog è apparso questo post, che ha fatto involontariamente il "lavoro sporco" pochi istanti prima che partisse il cinguettio.
A quel punto, l'assessore ha riposto il telefonino e addio tweet succulento.
O forse, arrivederci alla prossima.

5 commenti:

  1. Sarà stato Spallino...

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  2. immagino sia bello, avere un bar, pagare la tassa di occupazione suolo pubblico e trovarmi i tavolini all'aperto circondati da bancarelle. certo, avranno attirato molti visitatori, ma la qualità degli spazi? questa giunta, ancora più di quella precedente, si sta dimostrando veramente cieca (e sorda) rispetto al senso del bello.

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  3. Per non parlare della qualità della merce venduta... prodotti freschi tenuti all'aria aperta, senza alcun rispetto delle regole base d'igiene (vedi mosche che si appoggiavano continuamente sui prodotti, per esempio).

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  4. Secondo me è stato l'assessore Palmiro Cangini

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  5. E pensate a chi a poche decine di metri vende gli stessi prodotti tutto l'anno, con costi infinitamente più alti.. Per raccattare due lire dalla COSAP si sputtana la parte più bella della città, manco fosse un posto orribile ove trascinare solo i fans della porchetta, e si mette ad ulteriore rischio il settore terziario stanziale. Proprio bravi!! Anche secondo me il dissenziente era Spallino, che notoriamente usa Twitter. Chiunque fosse, aveva oggettivamente ragione!!

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