lunedì 6 ottobre 2014
Taglio degli stipendi e lo spettro degli esuberi: ore di tensione al Casinò di Campione
Domani potrebbe essere una giornata cruciale per i lavoratori del Casinò di Campione d'Italia.
In ballo c'è una ulteriore riduzione dei costi - leggasi quasi unicamente costo del personale - per circa 2 milioni e 800mila franchi all'anno. Tradotto: dopo i due anni di contratto di solidarietà, i vertici della casa da gioco hanno parlato chiaro davanti ai sindacati interni. E hanno detto che tornare al peso salariale precedente a questa soluzione (58 milioni annui) sarebbe potenzialmente insostenibile per le casse del Casinò, che ha chiuso il bilancio 2013 con un passivo di 23 milioni (anche se in grandissima parte dovuto al contributo da oltre 40 dovuto al Comune). Quindi, ecco il nodo a cui ruota tutto: mantenere in essere il risparmio ottenuto con i contratti di solidarietà almeno per un anno e, anzi, abbassare ancora la spesa per una cifra vicina ai 3 milioni di franchi. L'alternativa: si parla senza grandi infingimenti di esuberi. La cifra non è nota, ma basti ricordare che il numero già ipotizzato nel 2012 dai vertici della casa da gioco per risanare i conti parlava di circa 210 persone.
A conti fatti, comunque, domani l'assemblea dei lavoratori dovrebbe votare alcune proposte delle quali non sono in possesso dettagliatamente. Di sicuro, comunque, si tratterà di dire un sì o un no chiaro alle ulteriori sforbiciate salariali con il contestuale rinnovo annuale dei contratti di solidarietà. Un voto da brivido, il cui esisto è al momento incerto (ma tendenzialmente appare più probabile un sì alla riduzione degli stipendi rispetto a un no che aprirebbe uno scenario molto complicato).
Appena possibile, pubblicherò aggiornamenti.
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