venerdì 10 ottobre 2014

"Uccidete il soldato Rovi": e a Como può nascere la nuova sinistra (per Bruno Magatti sindaco)


Se questo articolo sarà profetico o andrà declassato soltanto a rumor (vero) come molti altri si saprà tra domenica sera e lunedì prossimo.

Cioè quando il consigliere comunale di Como, Guido Rovi, fedelissimo dello "scissionista" Pd Pippo Civati (colui che accusa il premier di essere un leader di destra), saprà se è stato eletto oppure no al consiglio provinciale per cui è candidato. In altri termini, a urne chiuse, si avrà la conferma o la smentita di quello che - all'interno del Partito Democratico - dicono in molti: vista l'imminente rottura a livello nazionale tra Civati (pronto a fondare un nuovo movimento di sinistra con Nichi Vendola di Sel e con l'appoggio della Fiom) e Renzi, anche sul Lario i vertici democratici vogliono togliere il terreno sotto i piedi all'unico fastidioso esponente civatiano (area intorno al 19% sul Lario). Per questo, negli ultimi giorni, sarebbe partito un avvertimento chiarissimo soprattutto ai consiglieri comunali del capoluogo, che per il meccanismo del voto ponderato, alle elezioni provinciali valgono 354 voti a testa e possono decidere "la vita o la morte" di un candidato. In questo caso, l'input sarebbe ovviamente di non votare Rovi per non trovarsi un oppositore della linea politica ortodossa anche a Villa Saporiti.

Se questo obiettivo venisse centrato e Rovi lunedì si trovasse con un pugno di preferenze in mano, tali da non permettergli l'elezione a Villa Saporiti, il processo per la nascita a Como e provincia di un nuovo partito/movimento di sinistra alternativo al Pd subirebbe una brusca accelerata. E, da quanto ho potuto apprendere, i nomi più noti che andrebbero a comporlo ci sono già: lo stesso Rovi, altri due consiglieri comunali del capoluogo (Raffaele Grieco del Pd e Italo Nessi di Como Civica), oltre ai due esponenti di Paco-Sel Luigino Nessi e (probabilmente) Vincenzo Sapere. Il tutto, sotto una grande regia: quella dell'assessore all'Ambiente, sempre di Paco-Sel, Bruno Magatti. Per il quale c'è già chi profetizza una lunga marcia verso la candidatura a sindaco nel 2017, partendo da sinistra.

Due le tappe essenziali per capire l'evoluzione del progetto, che posso garantirvi già in itinere senza alcun dubbio: della candidatura di Rovi alla Provincia ho detto, l'altra è la nascita o meno, a dicembre, del nuovo soggetto nazionale partorito dal tandem Civati-Vendola. Se nascerà, potrete segnarvi la candidatura a primo cittadino di Magatti come pressoché certa. E la scissione nel Pd, anche.

6 commenti:

  1. perchè come Movimento 5 Stelle non votiamo per un ente da cancellare.
    Tant'è che tutti lo voglio abolire, ma si candidano... mah

    Altrimenti ...

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    1. Prova a scrivere frasi di senso compiuto altrimenti non si capisce cosa vuoi dire

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  2. Vorrei fare un considerazione. Sicuramente ognuno ha il suo modo di scrivere, però mi permetto di esprimere il mio dissenso verso questo linguaggio violento usato da lei, sig. Caso. In soli due giorni su questo blog abbiamo potuto leggere: "Uccidete il soldato Rovi"; "Bruni e Caradonna sarebbero stati fucilati", "guerra sotterranea", "schiaffi" e altro ancora.... Non so che gusto ci sia ad alzare cosi i toni, a prescindere dal contenuto. Tutto qui, saluti

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    1. La violenza non è nelle parole,che servono a descrivere le azioni,le parole non fanno i danni che a Como sono visibili a tutti.

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  3. Le candidature sono una cosa,le elezioni un' altra......

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  4. Magatti candidato sindaco? Sarebbe solo la quindicesima volta dai..

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