mercoledì 8 ottobre 2014
La controverità di Lucini: "Nessun segreto, non abbiamo votato solo i 100mila euro per l'Iva. E' vero che non sappiamo se è detraibile"
"In giunta non abbiamo votato in gran segreto una variazione di bilancio per lo stanziamento dei 100mila euro per coprire il costo dell'Iva sul monumento di Libeskind. Abbiamo votato una variazione di bilancio per la sponsorizzazione permutativa, con 573 mila euro in entrata e 573mila euro in uscita perché è un'opera sopra i 100mila euro. Sono compresi il valore delle opere sulla diga, la posa del monumento e l'Iva. Il saldo di cassa nella variazione è zero, anche se è vero che non sappiamo se i 100mila euro sono detraibili". Così il sindaco Mario Lucini è intervenuto sul caldissimo tema della riunione di giunta con cui si è finalmente affrontato il tema del costo dell'Iva (finora mai reso pubblico) potenzialmente sulle spalle di Palazzo Cernezzi nell'ambito dell'operazione-Libeskind.
Finora, infatti, quella cifra - che dunque potrebbe non essere deducile per il Comune - non era mai apparsa in alcun documento, comunicato o conferenza stampa dedicata al monumento di Libeskind. E la sostanza è questo: se è vero che la giunta non ha votato "solo i 100mila euro per l'Iva", è altrettanto certo che l'esecutivo ha votato anche i 100mila euro per l'Iva di cui, fino a queste ore, nessuno aveva mai nemmeno accennato.
Ma il sindaco insiste: "L'Iva messa in bilancio è in entrata e in uscita, e figura assieme ai 470mila euro per la gara. Quello che è in discussione è se quella cifra, 100mila euro, sia detraibile oppure no. Questo dovranno vederlo gli uffici".
Il tema è anche quello delle cifre diverse comunicate pubblicamente fin dal primo giorno: si è sempre parlato del costo puro della sistemazione della diga, cioè 473mila euro e non dei 573mila totali.
"Non so perché finora non si siano dette le cifre complessive, con Iva e senza Iva - ha affermato il sindaco - Ma noi dovevamo per forza inserire nel bilancio l'opera con tutti i costi, sia in entrata sia in uscita. In giunta non ne abbiamo nemmeno discusso, è stato fatto e basta". Vero in parte: come detto, l'assessore Gisella Introzzi (Amo la mia città) e il collega Bruno Magatti (Paco-Sel) si sono rispettivamente astenuta e assentato.
Poi il sindaco torna sulla segretezza del voto in giunta. "Non volevamo nascondere alcunché - afferma il primo cittadino - La sera è stato diffuso l'elenco delle decisioni prese nella riunione di quel giorno".
Resta il fatto che, mentre si spendono righe e righe su tombini e fioriere, un comunicato "ad hoc" sulla variazione di bilancio relativa al monumento che spacca una città e che monopolizza l'attenzione dei media nazionali e internazionali, sarebbe stato come minimo opportuno, per usare termini moderati.
Confermato, in ultimo, il fatto che ora la palla passa al consiglio comunale. Dove, in linea teorica, una potenziale maggioranza di consiglieri potrebbe - tramite emendamento al documento di bilancio - addirittura stralciare la voce stessa di bilancio dedicata a Libeskind. La seduta, a breve, si annuncia oltremodo rovente.
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Quando si vuole fare giornalismo d'inchiesta bisogna saperlo fare, altrimenti si fa disinformazione!!!!
RispondiEliminaForse è il Caso di chiedere scusa?
RispondiEliminaPerchè tutti possano leggere la delibera (presente sul sito istituzionale seguendo il percorso home page - bandi di gara - deliberazioni) al seguente link http://ulisse.comune.como.it/ULISS-e/tmp/j2vx0e55kr4tqwyv1f0len55/144140.merge.pdf : €573.900,00 (€470.405,71 + iva) in entrata ed €573.900 in uscita .
RispondiEliminaMi permetto umilmente di segnalare he la sostanza non cambia di una virgola: la giunta ha semplicemente votato i 100mila euro assieme agli 470. Chiaro?
RispondiEliminaLA SOSTANZA NON CAMBIA?!?! Ha parlato di gran segreto e invece bastava farsi un giro sul sito del comune! Ha parlato di 100 mila in uscita e invece sono soldi sia in entrata che in uscita! LA SOSTANZA NON CAMBIA?!?
RispondiEliminaLa delibera è stata pubblicata stamattina. E la legge dice che l'Iva è sempre a carico del Comune. Le basta?
RispondiEliminaEcco... i paladini di Lucini sono stati sguinzagliati per riaffermare la [loro] Verità. Tristissimi.
RispondiEliminaCaro Anonimo che difendi l'indifendibile, perchè non taglia corto e dice chiaramente che dell'IVA voi della Giunta non ne avete mai parlato pubblicamente, quando avete illustrato il progetto ed i costi, ma, anzi, avete evidenziato (mentendo spudoratamente) che nessun costo sarebbe stato a carico del Comune?
RispondiElimina100.000 euro sono "nessun costo"????????????
L'iva sulla fattura di vendita è a carico di chi emette la fattura a titolo di rivalsa (QUESTO dice la Legge, per qualsiasi fattura). Con l'aggiunta, questa si taciuta, che c'è anche una corrispondente fattura di acquisto, da cui i circa 500mila in entrate e i 500mila in uscita.
RispondiEliminaMa i tanti che parlano di iva sanno come funzona? Hanno mai emesso una fattura?
Caspita se ci fosse stato tutto questo fervore giornalistico ai tempi di Bruni chissà quanti altri soldi risparmiati!!!!! Altro che i 100.000,00 di Iva 33 milioni di euro di paratie
RispondiElimina.. E il monumento lo avremmo fatto a Lei e non a Volta!