sabato 4 ottobre 2014
Dopo Villa Geno e il ristorante di Villa Olmo, Marcello "Terminator" Iantorno vuol chiudere anche la Trattoria dei Combattenti
Una cosa è certa: per un privato, ottenere in concessione un bar o un ristorante dal Comune di Como e avere a che fare - dopo qualche marachella di troppo - con l'assessore al Patrimonio, Marcello Iantorno, non dev'essere piacevolissimo.
Il "Terminator" di Palazzo Cernezzi, infatti, ha colpito ancora. Dopo aver chiuso e sfrattato da Villa Geno e dal ristorante di Villa Olmo altrettanti privati per morosità pregresse (contenzioso da 120mila euro in atto sia al Tar che al Consiglio di Stato nel primo caso, e debiti per circa 70 nel secondo), ora tocca alla "Trattoria dei Combattenti" di via Balestra, tuttora aperta all'interno di Palazzo Lucini, dove - oltre al Museo Civico - hanno sede anche diverse associazioni d'Arma.
In questo caso, proprio poche ore fa, il Comune ha formalmente avviato le procedura per la definitiva decadenza della concessione e per la riappropriazione coatta dell'immobile. Il debito della società è stato quantificato dall'amministrazione in 57mila euro.
"Spiace sempre dover procedere in questo modo - conferma l'assessore Iantorno - ma non potevamo più attendere perché da anni ormai concediamo proroghe e dilazioni su pagamenti dovuti, che non si sono mai tradotti in realtà. Ora, quindi, abbiamo avviato il percorso che ci farà tornare in tempi certi nel pieno possesso del bene". Seguirà la gara per procedere con una nuova concessione.
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Altro che marachelle,in questo caso come in altri il comune fa bene, chi non paga deve andarsene lasciando l'immobile in modo decoroso non come è avvenuto a Villa Olmo,inoltre nei prossimi contratti il comune stia bene attento a non concedere la sub locazione a terzi.
RispondiEliminaBene così!
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